Morgan travolge il Concertone del Primo Maggio ringraziando i lavoratori della Musica e attaccando i politici e il sistema discografico.
Canta poi un suo “inedito”, Rutti:
“Si chiama ordine, discernimento,
quel che nessuno fa in questo momento,
si chiama arte, parola stanca,
detta da tutti, ma che a tutti manca.
Si chiama musica, cosa magnifica,
che qui confondono con la classifica,
che il gergo è campo di nobili costrutti,
ma qui si esagera pubblicando i rutti!”
Come sempre grande Morgan non ha paura di dire ciò che tutti pensano. Peccato che anche lui si lasci ingurgitare dal circo mediatico dei vari talent monopolizzati dalle grandi Major, mancando di coerenza.
Sonia
Trovo vergognoso il percorso della musica… dalla Poesia musicale ai rutti …
admin
Non esistono più le case discografiche che dovevano vendere i dischi per mantenersi e quindi alla costante ricerca di talenti e di artisti “VERI”. Oggi è tutto gonfiato dalle classifiche digitali che non si sa quanto siano veritiere.